mercoledì 18 maggio 2011

Il Mystero in famiglia: Mio Padre ....

Molti dicono che l'essere sensitivi (o sensibili) sia una cosa che viene tramandata in generazione in generazione. A mio avviso posso dare un 50% di verità e un 50% di scetticismo. Credo di più che l'ambiente influenzi molto il nostro modo di percepire e sopratutto incontrare persone che hanno un grado di conoscenza più elevata che in un modo o nell'altro ti porta ad aprire la mente verso nuovi mondi, orizzonti interminabili del "mondo sensitivo".
In famiglia ci sono stati casi e soprattutto vicende che hanno portato a far emergere questo lato del mistero, dell'irrazionale ed è il caso di mio padre.
Onestamente anche se i rapporti non sono eccellenti per svariati motivi ma devo dire che è sempre stato un grande lavoratore, uomo di fede alternata (Dio viene dopo tante altre priorità più.... materiali) e soprattutto dotato di una forte razionalità dove ... "Se non vedo, non credo", proprio come San Tommaso Apostolo e le ferite di Gesù.... (un nome una garanzia, mio padre si chiama Tommaso !!!).
Ci sono stati due eventi che hanno in qualche modo "traumatizzato" mio padre; La prima volta ricordo che era fidanzato con mia madre e mentre percorreva in macchina la strada per andarla a prenderla ad un tratto davanti a lui si è materializzato un grosso sasso e per deviarlo è finito fuori strada (era sobrio... tranquilli :D) da puntualizzare che il sasso non c'è mai stato sulla strada o  meglio si era "smaterializzato"... credo che la cosa sia possibile dato che avevo una nonna (sua madre) dotata di una malignità inaudita e non voleva per nessuna ragione che i due si frequentassero, magari attraverso il pensiero è riuscita a materializzare realmente qualcosa, questo è un caso che riprenderò piu avanti con attenzione; 2) Mio padre era piccolo, credo un 13 - 15 anni ed era andato ad accompagnare mio zio non ricordo con precisione dove, forse in una chiesa da un prete, comunque nel viaggio di ritorno viaggiava sul sedile posteriore della macchiana e a fianco a lui c'era un'altro zio e a un tratto si gira per guardare fuori dal finestrino e vede vicino allo sportello della macchina un cane o un lupo (non ha mai capito che bestia fosse) con la bava che gli usciva dalla bocca e gli occhi rossi che lo fissavano e che correva alla stessa velocità della macchina (nn andavano di certo piano), si spaventa, urla e chiude gli occhi. Tutti si girano verso di lui e guardano verso il finestrino ma della "creatura" nessuna traccia, completamente dissolta, sparita.
Son certo che sicuramente non sono eventi creati dalla mente contorta di un pazzo ma c'è una correlazione a mio avviso, nel primo caso la materializzazione del sasso per via del pensiero ( e questa tesi è stata ampliamente dimostrata dal grandissimo Gustavo Rol e di tutte le sue materializzazioni .... nel nulla), per il secondo caso credo molto nelle dimensioni e nelle porte temporali, dove è possibile in qualche modo l'interconnessione con due mondi del tutto differenti tra loro (che poi non dobbiamo andare tanto lontani, come mai si percepiscono gli spiriti? semplicemente perchè riusciamo in qualche modo a vederli e sentirli attaverso qualche "finestrella o spioncino" temporale.
Ci sono altri casi piu interesssanti e straordinari che sono successi nella mia famiglia e che analizzerò più avanti ognuno in modo separato, tanto per capire le sfumature del fascino del mondo invisibile........